“L’etimologia della parola wild [selvaggio] chiama in causa l’antico alto germanico wildi, l’antico norreno willr e il protogermanico ghweltijos. Tutti e tre i lemmi trasmettono implicazioni di disordine e irregolarità e, come ha scritto Roderick Nash, lasciano […] alla radice inglese will «un significato descrittivo di […] ‘volitivo’ o ‘incontrollabile’». La wildness [selvaticità] secondo questa etimologia, è un’espressione di indipendenza dalla direttiva umana, e una terra selvaggia può essere intesa come una terra caparbiamente autodeterminata. Una terra che procede secondo leggi e principî propri, una terra le cui abitudini – la crescita dei suoi alberi, i movimenti delle sue creature, la libera discesa dei suoi torrenti fra le rocce – sono di sua propria progettazione ed esecuzione.” (Robert Macfarlane. Luoghi selvaggi. Einaudi)

Immagini tratte dall’escursione Piano Sempria – Pizzo Carbonara del 25 ottobre 2020.